Impruneta, le terracotte, il peposo e il vino
Il ridente comune fiorentino celebrato nel mondo per le sue eccellenze
L’Impruneta è a tutti nota per i prodotti in terracotta; giare, anfore, orci, tegole, mattoni. Anche il grande Brunelleschi si avvalse del talento dei fornacini per cuocere i mattoni della cupola di Santa Maria Del Fiore ossia il Duomo di Firenze.
E proprio ai fornacini si deve l’invenzione del tipico piatto imprunetino il “peposo”. Era in uso all’epoca mettere pezzi di muscolo in un tegame di terracotta, coperto di vino, con l’aggiunta di pepe e altre spezie, posizionarlo all’imboccatura del forno in modo che potesse cuocere molto lentamente, pronto per il pranzo dei fornacini dopo alcune ore, carne morbida e succulenta.
Tra le mura di un’antica fornace risalente ai primi anni del XVIII sec, la Fornace Agresti, dove si conservano l’antica struttura e vecchi stampi degli orci, adesso di proprietà dell’amministrazione comunale e adibita a eventi culturali, la sera del 10 maggio alle ore 21 si leggeranno i testi di Enzo Fileno Carabba, con il supporto musicale e coreografico di Tiziano Coppoli e Imago Lab. Brindisi finale con I Balzini Red Label.
La serata fa parte della rassegna Mercoledì Letterari, curata dallo scrittore Marco Vichi e con la partecipazione di Divier Nelli e Lorenzo Degli Innocenti. Mercoledì 10 maggio 2017 ore 21.00 Fornace Agresti – Via delle Fornaci, Impruneta