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Un bravo Sommelier è ambasciatore del vino

Il mondo del vino è in costante evoluzione; da questo settore nascono importanti opportunità lavorative e, tra queste, quella di diventare Sommelier, dove la professionalità paga e offre varie possibilità.
Il percorso professionale richiede grande passione, tempo, denaro, studio e alla fine del corso siamo solo all’inizio di una lunga strada fatta ancora di studio, degustazioni, nozioni da memorizzare, studiare e ancora degustazioni, mantenendosi aggiornati con visite alle cantine, corsi di aggiornamento e specializzazione.
Si tratta indubbiamente di un’attività dinamica in costante sviluppo: il Sommelier può trovare opportunità lavorative in diverse realtà: ristoranti, enoteche, manifestazioni, anteprime del vino, eventi aziendali. In questo contesto un bravo Sommelier, con un’approfondita conoscenza del territorio, dei vini, della filosofia aziendale è un valore aggiunto per l’azienda e diventa ambasciatore di quella cantina e dei vini che fa degustare.
Sono queste le dinamiche che hanno fatto decidere a I BALZINI di costituire una borsa di studio in onore del fondatore – Vincenzo D’Isanto, Sommelier AIS da più di trent’anni – per i giovani aspiranti. L’iniziativa ha avuto consenso e successo e Antonella D’Isanto, che da oltre dieci anni conduce l’azienda agricola, Donna del Vino e imprenditrice attenta ai temi della formazione professionale, ha deciso di mantenere l’iniziativa, pertanto i giovani Sommelier neo abilitati, della delegazione di Firenze, ogni anno si contenderanno il premio per un assegno che copre il costo del corso di terzo livello.

Esame degustatori Ais della delegazione di Firenze

Si è svolto sabato l’esame per degustatori Ais e i dodici Sommelier della delegazione di Firenze hanno tutti superato l’esame. Cinque di loro hanno partecipato alla nostra Borsa di Studio e uno, Simone Loguercio, si è classificato 1° nell’edizione 2014.

La Borsa di Studio I Balzini è un’ iniziativa ideata in onore del socio fondatore Vincenzo D’Isanto e premia i più promettenti neo Sommelier della delegazione AIS di Firenze che si contendo il premio di assegno del valore del corso.

L’esame consiste nello svolgimento di una prova scritta e una degustazione bendata, durante la quale i candidati dovranno riconoscere, tra altri tre, un vino de I Balzini. A seguire i tre candidati che avranno ottenuto i migliori risultati nella mattinata si affronteranno in una prova orale, aperta al pubblico, durante la quale degusteranno un vino raccontando l’azienda.

A I Balzini” spiega Antonella D’Isanto “ci si impegna nella diffusione e promozione della cultura del vino e del bere consapevole. Crediamo, infatti, che i giovani Sommelier ereditino l’onore e la responsabilità di coltivare e trasmettere questi valori che rappresentano una passione e anche la possibilità di costruirsi un futuro professionale”.

Romina Ridolfi Sommelier Ais vince Borsa di studio 2016

” E’ Romina Ridolfi, la giovane sommelier dell’Ais, l’Associazione Italiana Sommelier, che si è aggiudicata la borsa di studio “Vincenzo d’Isanto” di 700 euro – pari al costo per l’iscrizione al corso di terzo livello – in occasione dell’iniziativa organizzata per il terzo anno consecutivo, dall’azienda agricola I Balzini, guidata da Antonella D’Isanto.
Tutte donne le tre finaliste, con Annamaria Taccioli e Valentina Mannucci, rispettivamente seconda e terza classificata.
Le selezioni, avvenute nell’azienda I Balzini, sono iniziate nella mattinata di ieri, con lo svolgimento della prova scritta e la degustazione bendata, durante la quale tutti i candidati hanno saputo riconoscere il vino de I Balzini. Da qui sono emersi i nomi delle tre finaliste che, nel pomeriggio, di fronte alla giuria, hanno affrontato l’esame orale aperto al pubblico, descrivendo l’azienda I Balzini e uno dei vini di sua produzione, scelto al momento della prova dagli esaminatori stessi.
Una giuria che, oltre ai delegati Ais di Firenze, fra cui è spiccato il nome del presidente, Massimo Castellani, uno dei sommelier più importanti d’Italia, ha visto la presenza di Vincenzo D’Isanto, cui la Borsa di studio è intitolata e della pittrice Elisabetta Rogai, che dipinge con il vino, come membro esterno.
Nel pubblico, ad assistere alla prova d’esame, c’era anche Maria Ghinozzi della Squadra Mobile di Firenze.
La vincitrice è stata scelta per aver dimostrato disinvoltura, proprietà di linguaggio nell’esposizione, abilità nel saper comunicare le impressioni provate con la degustazione, oltre a conoscenze approfondite sull’azienda I Balzini e i suoi vini.
Tutte e tre le finaliste hanno dichiarato di voler rendere la qualifica di sommelier la propria professione. E questo segue esattamente il principio basilare della Borsa di studio Vincenzo D’Isanto e nel quale Antonella D’Isanto crede fortemente: “La cultura del vino e del bere consapevole – sostiene l’ideatrice dell’iniziativa – sono valori che i giovani sommelier di oggi ereditano e che rappresentano certamente una passione ma anche la possibilità di un futuro professionale, per costruire il quale è importante dar loro il giusto sostegno: morale ed economico”.

Estratto dell’articolo su La Nazione di  Ilaria Biancalani